MANUALE DI PRIMO SOCCORSO NEI LUOGHI DI LAVORO

Descrizione

Presentazione: Castellino N. Descrizione Sappiamo cosa fare o non fare quando ci troviamo coinvolti in una situazione di emergenza? Ci sono semplici manovre pratiche che una persona può adottare per consegnare al medico o al soccorritore professionale un paziente nelle migliori condizioni possibili? Il volume risponde a questi fondamentali quesiti con specifica attenzione alle dinamiche che possono riscontrarsi nei luoghi di lavoro, fornendo le indicazioni per una prima valutazione dello stato del paziente acuto e accompagnandole con istruzioni pratiche, semplici e chiare su come si può intervenire. L’opera nasce anche come risposta formativa all’articoli 15, 21 e 22 del decreto legislativo 626/94, che impongono al datore di lavoro di provvedere all’organizzazione del primo soccorso nella sua unità produttiva e di assicurare al lavoratore designato un’adeguata preparazione in materia. La collaborazione fra medici di primo soccorso e medici del lavoro ha permesso un approccio realmente multidisciplinare, soprattutto con riferimento alla pianificazione e alle procedure. Il manuale racchiude la sintesi e insieme il più recente aggiornamento dei contenuti didattici selezionati dagli Autori e presentati, negli ultimi sei anni, nel contesto di specifici corsi di formazione dedicati ai dipendenti d’azienda. Il formato tascabile è stato scelto per assicurare uno strumento di consultazione rapida e agile, facilmente trasportabile e immediatamente reperibile in qualsiasi contesto. Il testo si inquadra in un’unica opera didattica, redatta dai più qualificati specialisti dell’emergenza in Italia, divisa in quattro distinti manuali di formazione: questo dedicato al lavoratore e gli altri destinati rispettivamente al cittadino (Manuale di primo soccorso per il cittadino ), all’automobilista (Manuale di educazione, sicurezza e primo soccorso sulla strada) e al medico (Manuale di medicina di emergenza e di pronto soccorso). L’intento dell’opera è quello di coinvolgere tutti, sempre di più, nella “cultura dell’emergenza”, ciascuno secondo il proprio livello di competenza, per far sì che ognuno possa prendere coscienza di come anche un semplice ma tempestivo intervento possa alle volte contribuire a salvare una vita umana.