Descrizione
Con il linguaggio non privo di ironia che aveva già caratterizzato il suo precedente lavoro sul rendimento scolastico (Motivazione e successo scolastico), Lieury si interroga sui motivi della cattiva fama della memoria, confinata spesso nella sfera svalorizzante «dell”apprendere a pappagallo». In quest’ottica la memoria non servirebbe a nulla, sarebbe sufficiente comprendere. Eppure non è forse lei la via d’accesso a tutte le conoscenze? Il successo scolastico non è il risultato dello schiudersi di attitudini che «spunterebbero» come piante in un ambiente favorevole, ma un accumulo di nozioni che si sceglie di apprendere o di far apprendere. Memoria e intelligenza debbono essere considerate come processi interdipendenti e inseparabili. Partendo da alcuni esperimenti effettuati nelle scuole, l’autore analizza l’impostazione dei programmi scolastici e dà precise indicazioni e suggerimenti sia agli insegnanti che agli studenti. Spicca tra questi l’invenzione dell’apprendimento multiepisodico, un metodo di memorizzazione bastato su prove successive.
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