Descrizione
Normalizzare la colonna senza «manipolazioni vertebrali», l’ultima fatica che Nicette Segueef si accinge a presentare ai lettori italiani, più che un libro di tecniche, è apparso ai miei occhi un libro di metodologia clinica. Il che, lo rende ancora più prezioso. Sempre affascinante nell’esporre i concetti, ancorché permeata di grande penetrazio ne comunicativa, l’Autrice crea, passando tra i diversi argomenti, dall’osteoarticolare al fasciale, dal neurologico alla postura, il territorio naturale, l’humus, su cui impiantare il discorso sulle normalizzazioni che vengono ad essere, in questo modo, non il prodotto di un mero tecnicismo, ma il frutto di una sequenza logica, di una procedura ragionata che assurge a metodo e assoggetta a sé la tecnica. I particolari minuziosi sulla stesura dell’anamnesi, i riferimenti delineati tra squilibri vertebrali e patologie associate, l’interdipendenza tra neuroendocrino e sistema immunitario, arricchiscono ulteriormente lo spessore dell’Opera. Ciò che fa la differenza, però, è una caratteristica propria di Madame Sergueef, che la connota anche nelle altre sue manifestazioni letterarie ed è quel di più, frutto della sua grande esperienza, che lei immette senza riserve anche in questa sua ultima fatica come quando, al eli là delle tecniche e dei depositari della verità assoluta, parla, con la semplicità dei grandi, di autoregolazione dei tessuti, quasi a dire che non esiste miglior medico della natura e che qualsiasi atto terapeutico è solo un tramite. Tutto questo va oltre l’Osteopatia? Forse! O forse l’Osteopatia è proprio questa e Madame Nicette ne è la sua degna interprete?
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