Descrizione
PRESENTAZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA Ricordo che l’ osteopatia, la medicina manuale, l’agopuntura e molte discipline, alternative alla medicina ufficiale, negli anni Settanta erano derise per le loro concezioni fisiologiche. Successivamente, grazie al crescente numero di medici (che hanno riscontrato successi inequivocabili), che si sono orientati allo studio di queste discipline, in special modo l’osteopatia (o «armonizzazione» come scrive Bienfait), si è dato loro il giusto riconoscimento e trattamento dei «segni» dei processi morbosi dell’apparato scheletrico. Sappiamo molto bene che dare una giusta interpretazione dei sintomi accusati dal paziente e scoprire le alterazioni meccaniche, permette di poter lavorare in una responsabile applicazione del metodo che sicuramente darà successo. La metodologia osteopatica con una propria fisiologia non vuole certamente essere una panacea per la guarigione, ma una «cura» per ristabilire un equilibrio perturbato. Nel testo di Bienfait abbiamo una esauriente sintesi della descrizione delle ossa del cranio e successivamente lo studio delle lesioni e i vari squilibri ad esse collegate e l’analisi dei movimenti. Nella seconda parte, un riferimento all’esame globale della lesione esaminata, viene illustrato il movimento di «flessione ed estensione» (in termini di armonizzazione cranica) per ogni osso cranico con le eventuali considerazioni terapeutiche.
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