Odontoiatria per il paziente handicappato

8,90 

pagg. 250, figg. 104 b/n Edizione: 1982 Lingua: Italiano Editore: STDEI

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COD: st185 Categoria:

Descrizione

In questo volume è stata sottolineata la comprensione del paziente handicappato e il controllo del paziente piuttosto che gli specifici dettagli tecnici delle varie procedure odontoiatriche. Le tecniche per una buona pratica odontoiatrica sono le stesse per il paziente handicappato e per quello non handicappato. Solo nella pratica clinica si dovrebbero notare delle differenze, e inoltre più frequentemente nel grado che nella forma. Se l’odontoiatria è la stessa, per i non handicappati e per gli handicappati, perché non si è andati incontro finora ai bisogni dentali di questa porzione della popolazione? Il capitolo Uno valuta le molte ragioni fondamentali che spiegano l’inadeguatezza di una cura odontoiatrica per l’handicappato, e discute in modo molto stimolante lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso questo gruppo. Il capitolo Due fornisce le informazioni fondamentali che riguardano il ritardo mentale, la condizione di handicap più frequente, e sottolinea che per provvedere una cura odontoiatrica efficace per il bambino o l’adulto ritardato, il dentista deve avere una chiara comprensione del ritardo e dei problemi speciali associati con questa condizione. Nel capitolo vengono affrontati particolari problemi di comportamento e di trattamento, e viene fornito un modo di valutazione dello sviluppo intellettuale che il dentista può usare nella sua pratica giornaliera. Nel capitolo Tre viene presentato il trattamento di pazienti con gravi invalidità che interessano il sistema neuromuscolare o scheletrico. La comprensione di base della condizione di handicap fisico e delle capacità del singolo paziente è essenziale nella preparazione del clinico a fornire un trattamento appropriato a questo gruppo di pazienti, come nel caso del paziente mentalmente ritardato. Il capitolo presenta molti suggerimenti pratici per dei problemi elementari ma importanti, come ad esempio la posizione del paziente sulla pol!rona, il controllo degli arti, e il sostegno. della testa. La tesi fondamentale di questo e degli altri capitoli è che la maggior parte dei pazienti handicappati, di qualsiasi categoria, possono essere curati efficacemente nello studio odontoiatrico. La comunicazione efficace tra dentista e paziente è di estrema importanza nel rapporto con il paziente. L’importanza della comunicazione diventa sorprendentemente evidente quando ci si occupa di un individuo handicappato. Il capitolo Quattro discute i mezzi di comunicazione ver­bale e non verbale, con particolare riferimento alle modificazioni richie­ste quando si incontrano condizioni diverse.

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