Descrizione
Operatore Socio Sanitario OSS – Manuale per la formazione
Oggi, più di ieri, tecnologia e umanesimo si incontrano in un terreno complesso e complicato: la vita umana nel terzo millennio. Questo MANUALE PER LA FORMAZIONE degli OSS (Operatori Socio Sanitari), tiene conto della complessità dei servizi sanitari moderni e contiene importanti approfondimenti che riguardano l’adozione delle tecnologie biomedicali di più sovente uso, dalla saturimetria alla elettrocardiografia, senza mai dimenticare la primarietà umana, personale e relazionale, della cura. I lettori troveranno utilissimi percorsi e strategie di progettazione formativa, di metodologia allo studio e all’approfondimento e tanti materiali e strumenti indispensabili per un cammino di crescita professionale e umano.
Le prime parole, le prime frasi, le prime righe di un manuale professionale, riportano alla mente di chi scrive le motivazioni, le leve che accompagnano lo sforzo, la fatica, l’entusiasmo e la determinazione degli autori nell’assemblare, integrare, innovare e proporre. Salute e malattia, cura e assistenza, etica e valori, sono concetti che permangono nella riflessione contemporanea della “care”, del “prendersi cura di…”, con la consapevolezza che oggi, più di ieri, tecnologia e umanesimo si incontrano in un terreno complesso e complicato: la vita umana nel terzo millennio.
Operatore Socio Sanitario – OSS. Manuale per la formazione prosegue l’esperienza delle due edizioni di Dentro il fare e il sapere accogliendo il gradimento e i suggerimenti che provengono dai luoghi della formazione e dell’assistenza alla persona. L’esperienza del manuale mette in evidenza come i linguaggi e le tecniche assistenziali trovano le loro origini e le chiavi interpretative nella storia e nella teoria dell’assistenza e, spesso e più in generale, nelle scienze umane. La ricerca di tassonomie condivise, nelle scienze biomediche, e di paradigmi umanistici, nelle teorie del nursing, è una ulteriore conferma della relazione ineludibile tra scienza e cura, tra apprendimento e competenza, tra studio ed esperienza.
La competenza, intesa come abilità agita con perizia e diligenza, permane l’elemento centrale della guida metodologica. Per tale motivo, questo manuale “esplode” le attività di vita quotidiane in singoli capitoli focalizzati sull’accertamento del bisogno funzionale e sulla opportunità di risposta e di presa in carico. Anche l’esperienza professionale degli operatori socio sanitari, nei servizi sanitari moderni, viene accolta e acquisita nel manuale, con approfondimenti che riguardano l’adozione delle tecnologie biomedicali di più sovente uso, dalla saturimetria alla elettrocardiografia.
D’altronde, se la formazione degli operatori della salute e degli OSS rappresenta una risposta alle esigenze assistenziali della società contemporanea, essa stessa, la formazione, ripropone interrogativi e sollecitazioni pressanti a chi ha responsabilità formative e, spesso, di garanzia di servizi e prestazioni sanitarie e assistenziali alla persona.
La pratica riflessiva, la formazione permanente, la rielaborazione critica, la ricerca bibliografica, la rassegna e la revisione della letteratura scientifica sono azioni e, soprattutto, competenze che debbono essere appannaggio di chi si occupa di formazione e/o di organizzazione. L’epoca contemporanea è un tempo (forse come tutti i “tempi umani”) complesso e di difficile lettura, in cui la staticità delle istituzioni nazionali e internazionali si scontra con il fluire dinamico e, talora, vorticoso, dell’informazione, della conoscenza, della tecnologia. Anche la sanità e il “welfare state” ne sono coinvolti, i servizi di pubblica utilità, nelle loro modalità operative, sono sempre più oggetto d’osservazione critica dei cittadini e, al tempo stesso, essi stessi soggetti che richiedono e sollecitano innovazioni e percorsi evolutivi. La professionalizzazione dell’assistenza appare un processo che, paradossalmente, sembra influire marginalmente sui sistemi organizzativi, ma diventa sempre più determinante nella formazione scientifica, tecnica e umana di medici, infermieri, fisioterapisti e operatori sanitari.
Operatore Socio Sanitario – OSS. Manuale per la formazione accoglie queste riflessioni e queste istanze e le ripropone al proprio interno in una ottica disciplinare e formativa, approfondendo gli elementi e i concetti che innescano la relazione d’aiuto e le dinamiche dei gruppi professionali, i vincoli e le opportunità delle organizzazioni interdisciplinari, la riflessività clinica insita nelle
tecniche e nelle procedure assistenziali. Un manuale professionale che pone al centro la relazione di cura deve essere d’aiuto a chi legge (e studia) nel riconoscere la primarietà umana, personale e relazionale, della cura. “Senza relazioni di cura la vita umana cesserebbe di fiorire. Senza relazioni di cura nutrite con attenzione la vita umana non potrebbe realizzarsi nella sua pienezza” (Ruth E. Groenhout, 2004).
Guglielmo Guerriero
Coordinatore delle Attività Formative Professionalizzanti
Professore a contratto di Infermieristica Clinica
corso di Laurea in Infermieristica
Università Cattolica S. Cuore di Roma
Fondazione Istituto Ospedaliero Poliambulanza
di Brescia
L’educazione e la formazione alla salute e ai corretti stili di vita è una priorità della società della conoscenza e del processo di professionalizzazione della cura alla persona. Il mondo della comunicazione e, in particolare, la rete e la digitalizzazione dell’informazione hanno ben percepito e attualizzato l’esigenza di sapere e capire del cittadino e, più in generale, del consumatore. Perché è spesso in questo termine, “consumatore”, che è sfociato il più o meno taciuto (o esplicito) dibattito tra i concetti di persona, cittadino, utente e paziente.
Permane, tuttavia, l’esigenza di contestualizzare, integrare e classificare le categorie disciplinari dell’assistenza e della cura, con l’attenzione e la perizia necessaria perché la lettura, l’informazione diventi apprendimento, conoscenza e, infine, competenza assistenziale.
La proposta per la formazione degli operatori sociosanitari rappresenta sempre una sfida impegnativa nella scelta dei contenuti e nella individuazione delle priorità riferibili a una o a un’altra figura professionale. In un certo senso la difficoltà nell’interpretare i bisogni formativi bene si coniuga con la complessità dell’individuare i bisogni assistenziali e le priorità di cura e di aiuto che una persona e/o una comunità presentano in un certo momento.
Lo scenario contemporaneo, peraltro, tende a rendere ancora più complesso il dibattito, al tempo stesso le evidenze epidemiologiche e cliniche mettono in primo piano criticità riferibili ad una collettività sempre più anziana e capace di un’attesa di vita sempre maggiore. È innegabile che gli ultimi approcci e indirizzi formativi e legislativi nazionali e regionali, tengono sempre più conto di un contesto sociale che richiede nuovi modelli interpretativi dei bisogni sociali e sanitari, per i quali le professioni di aiuto e della salute si configurano come modelli e strumenti operativi delle politiche sociali e professionali.
Le attribuzioni alle Regioni in tema di Welfare State e di sanità pongono ulteriori riflessioni e, comunque, suggeriscono ulteriori chiavi interpretative in relazione alle emanazioni regionali in termini di formazione professionale e assistenza. Le difformità territoriali tra le regioni italiane ripropongono nodi e problematicità irrisolte e, verosimilmente, abbordabili prevalentemente con una analisi normativa e organizzativa regionale. I modelli regionali, qualunque essi siano, sempre più appaiono inapplicabili e/o differibili acriticamente da regione a regione e questo appare altrettanto vero in materia di assistenza e di sanità.
Il tessuto sociale e gli strati culturali della popolazione cambiano e si modificano, accompagnando ulteriormente l’evoluzione contemporanea della società italiana ed europea. L’immigrazione comunitaria ed extracomunitaria ha giocato e gioca un ruolo rilevante nelle scelte politiche e istituzionali regionali, così come la questione femminile si ripropone in tutte le sue apparentemente
superate sfumature sociali e familiari.
Ecco, dunque, proliferare il dibattito sulle famiglie mononucleari, sulla solitudine degli anziani e sulla difficoltà di accesso degli stessi ai servizi e alle utilità territoriali, sulle implicazioni di un mercato del lavoro tendenzialmente difficile e instabile.
L’assistenza appare al tempo stesso territorio e frontiera sociale e professionale: una popolazione anziana sempre crescente con la sua difficoltà di autonomia e la sua fragilità, bisogni sociali e sanitari vecchi ed emergenti che propongono e, sotto un certo punto di vista, ripropongono la necessità di professioni e di supporti sempre più personalizzati, sempre più strutturati.
È, pertanto, uno scenario che coinvolge e “sconvolge” le professioni assistenziali e sanitarie, sempre più sollecitate ad essere riconoscibili al di fuori degli ospedali e delle RSA e, al tempo stesso, sempre più capaci e abili all’interno delle strutture sanitarie e residenziali. I profili professionali assistenziali vengono rivisitati e rinnovati, sia in università, sia nella formazione professionale, al contempo la risposta ai bisogni emergenti socio-assistenziali trova luogo all’interno di vecchie e nuove dizioni, l’assistente familiare, l’ausiliario socio-assistenziale, l’operatore socio-sanitario, tra vecchie e nuove istanze e diversi contenuti concettuali e conoscitivi.
Operatore Socio Sanitario – OSS. Manuale per la formazione non può né pretende di soddisfare le richieste di abilità e conoscenze che emergono sempre più sovente dai luoghi della formazione: si propone invece di suggerire percorsi e strategie di progettazione formativa, di metodologia allo studio e all’approfondimento, di descrizione e presentazione di scenari assistenziali e umani.
L’auspicio è che la riflessione e l’approfondimento degli autori possano contribuire a fornire materiali e strumenti utili nelle aule della formazione e agli attori che ve ne fanno parte. Non per ultimo, ci accompagna l’auspicio che i professionisti dell’aiuto trovino, quando possibile, in queste pagine, la conferma di un cammino di crescita professionale e umano. Un cammino in cui non si è mai soli, ma in silenziosa (o, talvolta, chiassosa) compagnia.
Guglielmo Guerriero
Gli autori:
G. Guerriero, F. Pirali, C. Birbes, A. Benedetti
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