Descrizione
I segni e i sintomi psichiatrici – come ad esempio l’ansia, l’insonnia, il malessere, la fatica e la concentrazione compromessa – fanno ormai parte della vita di una grande quantità di persone, e per periodi di tempo abbastanza lunghi. La psichiatria possiede, potenzialmente, gli strumenti per venire in aiuto a tali persone e gli psicofarmaci hanno in particolare la capacità di accrescere la soddisfazione. Esistono, tuttavia, dei deficit fondamentali nello schema teorico che guida l’attuale pratica e ricerca psichiatrica. Nel volume viene presa in considerazione proprio la recente ricerca sui problemi relativi alla classificazione e al trattamento. Attualmente, una persona viene comunemente classificata come sofferente di una delle sindromi “neo-kraepeliniane”, per esempio la schizofrenia o il disturbo depressivo maggiore. Un paziente di questo tipo viene allora trattato, di solito, con una classe di farmaci corrispondente alla diagnosi, vale a dire con un neurolettico “antipsicotico” per la schizofrenia o con un “antidepressivo” per la depressione. Il problema è che queste categorie diagnostiche e farmacologiche sono entrambe arbitrarie. Le carenze scientifiche presenti nella psichiatria attuale sono diffuse. Il migliore incentivo per abbandonare gli attuali modi di pensare è presentare qualcosa di migliore o, almeno, qualcosa che sia potenzialmente migliore. La collana Psichiatri Oggi, diretta da Pier Luigi Scapicchio e realizzata in collaborazione con la Società Italiana di Psichiatria (SIP), si propone di fornire agli psichiatri italiani uno strumento di aggiornamento rapido e in linea con l’evoluzione della psichiatria mondiale. La collana accoglie testi selezionati e tradotti dalla stessa SIP, fra quelli che abbiano ottenuto il maggior successo negli altri Paesi, e brevi monografie curate da specialisti italiani.
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