Descrizione
Di fronte ai grandi mutamenti in corso nella società, la medicina ha sentito il bisogno di interrogarsi e di analizzare il duplice carattere della sua scienza: per un verso naturalistica, cioè articolata nei tanti settori delle scienze della natura, per un altro verso umanistica, strutturata come comprensione dell’uomo sano/malato, della persona umana. È sorta così una psicologia della medicina come disciplina che, partendo dal problema centrale del rapporto medico-paziente, è venuta riflettendo sulla filosofia, l’etica e la prassi mediche. Questo libro, nato dall’esperienza nel rapporto di lavoro di una psichiatra in un grande policlinico universitario, individua un percorso utile per affrontare operativamente alcune questioni di base nella pratica clinica. Innanzitutto i concetti di “malattia” e di “guarigione”, esaminati dal punto di vista del medico e del paziente; poi, muovendosi tra la teoria, il resoconto clinico e la risposta a quesiti attuali, l’autrice fa il punto sulla dimensione psicologica in medicina, sui problemi dell’attività di consulenza psicologico-psichiatrica nell’ospedale generale e sui disturbi del vissuto corporeo.
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