Descrizione
La cinesiterapia delle algie vertebrali, basandosi su una nosografia tanto precisa quanto sostenuta da un serio studio del meccanismo delle lesioni, fa emergere due concetti di base: – il primo di ordine statico e di osservazione corrente in quanto ogni articolazione sottomessa per un certo tempo a un’ampiezza estrema diventa, ipso facto, dolorosa. In questo caso, basta individuare le condizioni nelle quali i soggetti si lasciano andare inconsciamente in posizione estrema e impiegare tecniche di apprendimento con lo scopo di automatizzare l’adozione di posizioni dette “intermedie”. – Il secondo, dinamico, scaturisce da una riflessione sul ruolo di alcuni tipi di movimento sulle articolazioni intervertebrali patologiche: la ripetizione dei movimenti abituali favorisce il mantenimento di fenomeni dolorosi, e la compressione del disco aggrava gli effetti tanto di un’ernia discale instaurata quanto di un’articolazione detta “instabile”. Un movimento “falso” che arriva rapidamente ad un’ampiezza estrema associa mobilità e compressione, due fattori la cui nocività è fuori discussione. Il “verrouillage”, tecnica dinamica di base, è destinata a facilitare il controllo del gesto subitaneo. Al contrario, quando un movimento di grande ampiezza non può essere evitato, s’impongono due precauzioni: lentezza e arresto progressivo prima di raggiungere l’ampiezza estrema. Questo volume è indirizzato soprattutto ai medici e ai chinesiterapisti che si occupano della colonna vertebrale, ma anche ai pazienti che desiderano capire il “perché” di quanto è loro proposto ed avere la risposta alle loro motivazioni.
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