Descrizione
La consapevolezza critico-problematica che la filosofia e la teoria sociale dovessero necessariamente interfacciarsi lungo la traiettoria avanzata della modernità – tra Dilthey e Habermas – in una trama inestricabile con altri universi di discorso espressi dalle scienze umane, viene ampiamente tematizzata, ricostruita e attualizzata negli esercizi di pensiero svolti dagli Autori di questo libro. Ogni epoca possiede una sua specifica autoriflessività. Quella qui restituita testimonia come sia nell’essere, nell’agire e nel contemplare, che nella conoscenza, nella comprensione e nella comunicazione, la soggettività moderna e l’individualità contemporanea si configurano emblematicamente come caratterizzate e attraversate da profondi e ambivalenti conflitti di senso che pervadono gli ordinamenti e le diverse forme di vita, i modelli di razionalità (scientifica, economica, politica e sociale), il processo storico di individualizzazione e le differenti grammatiche espressive e pratiche quotidiane relative alle condizioni e agli stili di esistenza. Nella loro reciproca autonomia e complementarità, tali esercizi di pensiero intendono offrire una visuale interpretativa di alcuni di questi conflitti di senso. Nell’attraversamento della contemporaneità, essi ritengono che si possa ulteriormente tematizzare – entro e oltre le scissioni e le patologie del presente – l’orizzonte aperto e dilemmatico che, nel tempo storico della frammentazione, disegna i profili di un’ermeneutica critica valorizzante la dimensione fenomenologico-ontologica, la prassi teorico-critica e la rete di connessioni trasversali che ancora oggi può aiutare a comprendere gli “enigmi” di senso che dicono dell’umano nelle sue plurali configurazioni e nella sua ineffabile “politicità” che concretamente lo getta nella corrente della storia.
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