Vol. 1 – APPLICAZIONI PRATICHE DELL’UTILIZZO DELLA DIATERMIA NELLE PATOLOGIE DELLA SPALLA – inquadramento olistico

105,00 

Martina Editore
Pag. 158 – illustrazioni a colori
ISBN 978-88-7572-067-4

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COD: ma2067 Categoria:

Descrizione

È un onore per me presentare questo lavoro di Gianluca Bernabei sul trattamento della spalla con diatermia, uno dei più recenti e potenti mezzi fisici messi a disposizione della medicina moderna. Quando presento un corso o una relazione sulla spalla è mia abitudine esordire portando un parallelo tra quest’articolazione e una bella donna affascinante, intrigante ma allo stesso tempo misteriosa. Il mistero nasce dall’ancora limitata conoscenza che abbiamo sulla complessa biomeccanica del cingolo scapolare. Il passaggio evolutivo dalla vita quadrupedica del passato a quella bipedica attuale, ha portato l’arto superiore a modificare la sua funzione. Nel quadrupede l’arto superiore, nella gestione del peso corporeo, è sottoposto ad un carico in compressione, come l’arto inferiore, nel bipede i carichi sono ridotti a discapito di un’accentuata richiesta di mobilità articolare. Ecco che il cingolo scapolare, durante l’evoluzione perde la funzione di anello solido di congiunzione tra il rachide e l’arto, con limitata mobilità come il cingolo pelvico, per acquisire una funzione di snodo mobile in modo da permettere alla mano di muoversi il più liberamente possibile nello spazio. Magari per afferrare rami o liane durante la fase di scimmia. Che a questo ruolo la spalla non si sia ancora completamente adattata lo dimostra l’elevata incidenza di patologie che affliggono questo complesso articolare. Oltre al non completo adattamento filogenetico bisogna menzionare, come causa eziopatogenetica, la stretta correlazione tra il cingolo scapolare e la respirazione. Il ruolo della scapola nella corretta gestione della spalla (articolazione scapolo-omerale) cosa da lungo tempo risaputa, spesso per diversi fattori si trascura, che buona parte dei muscoli scapolo-toracici sono anche dei muscoli respiratori accessori. Se non allargassimo l’ottica eziopatogenetica, includendo nelle cause disfunzionali di spalla, le alterazioni della respirazione non riusciremmo a capire il perché muscoli quali il trapezio o i pettorali vadano incontro a retrazioni condizionando la fisiologica biomeccanica della scapola. Nel corpo umano vige una rigida scala egemonica: la respirazione molto più importante dell’utilizzo della spalla. Ritengo molto appropriato lo spazio dato in questo testo-atlante sul trattamento dei muscoli scapolo-toracici, perché spesso sono l’anello silente, di una sintomatologia di spalla invalidante. Non bisogna trascurare, inoltre, nell’insorgenza-mantenimento della patologia di spalla, tipo la sindrome da conflitto, il ruolo recitato dal dolore. Nel nostro corpo il dolore innesca, in modo riflesso, la contrazione muscolare per ridurre il movimento della zona interessata all’infiammazione. Spesso ci comporta un ulteriore accorciamento di muscoli di per sé già retratti. Il circolo vizioso si autoalimenta. Il ruolo della diatermia nel ridurre il dolore e ristabilire una fisiologica tensione muscolare, penso che si esprima al meglio proprio nella spalla, più che in altre zone del nostro corpo. Ho molto apprezzato e ritengo che dia molte più soddisfazioni al paziente, di conseguenza al terapeuta, l’utilizzo della diatermia in condizioni dinamiche. Abbiamo sempre considerato la terapia fisica come qualcosa di passivo, complementare alla rieducazione funzionale. In questo lavoro viene presentata una tecnica d’applicazione simultanea di terapia fisica ed esercizio terapeutico; tale felice connubio potremmo definirlo “fisioterapia funzionale”. Sono e sarò sempre un assertore della funzione, per tale motivo condivido pienamente il modo con cui Bernabei utilizza, in stretta associazione al movimento, la diatermia. Il testo è stato sviluppato dando largo spazio alle immagini, ciò ne fa un atlante di facile e pronta consultazione per la maggior parte delle patologie che affliggono le nostre spalle. L’inserzione di alcune delle tecniche di medicina non convenzionale da uno stimolante spunto, a chi opera nel campo del trattamento della spalla, ad affrontare quest’articolazione a 360°, integrando più metodiche. Più strumenti si hanno nella cassetta degli attrezzi e maggiori saranno le possibilità, una volta scoperto dove si è inceppato il meccanismo, di risolvere il problema. Buon lavoro agli Autori e chiunque avrà modo di utilizzare le nozioni esposte in questo testo. Saverio Colonna

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