Descrizione
Da circa un decennio si è sviluppato il nuovo concetto di buccalità, in modo da poter considerare olisticamente strutture e funzioni che si svolgono nella cavità orale e nell’orofaringe. Non si era mai sufficientemente considerato nelle scienze mediche che la bocca è la principale interfaccia fra l’ambiente e l’individuo ed è ben lungi dall’essere deputata alla sola alimentazione. In quanto struttura privilegiata per l’interfacciazione con l’ambiente è anche corrispondentemente dotata per una valutazione senso percettiva (tattile, chinestesica, gustativa, olfattiva) unica in tutto il corpo una practoesecuzione potente, raffinatissima e differenziata con la partecipazione di una cinquantina di muscoli gestiti da 5 paia di nervi cranici e di nervi spinali cervicali una gestione “intelligente” e coordinata dei contenuti della bocca e con funzioni extrabuccali (p. es. respiratoria, fonateria, deglutitoria) potendo disporre di numerosi centri di processamento encefalico (parecchie decine) situati sia a livello bulbare-pontino, sia a livello telencefalico paleo e neopallico una gestione edonistica, sociale, affettiva, culturale. Questa complessità consente l’esplorazione dell’ambiente ed una esecutività sullo stesso (p. es. azzannare, mordere) le funzioni alimentari (assunzione di cibo solido o liquido, masticazione, cernita, detersione, etc.) funzioni respiratorie (fisiologicamente per quantità importanti d’aria, vicariamente in situazioni fisiopatologiche o patologiche) le espressioni comunicative (non verbali, verbali) altri comportamenti (ludici, sessuali, etc.).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.